Episodio 108 di "CSI : Scena del Crimine"
s05e16 Il corriere

Il cadavere di un uomo non identificato è rinvenuto in una foresta alla periferia di Las Vegas, ucciso da ravvicinati colpi di pistola al petto e al viso... non vi sono documenti nelle sue tasche, ma la scientifica riesce comunque a scovare un indizio dall’anello che la vittima indossava, quello di una squadra di football sciolta anni prima. Ma il vero proprietario del gioiello è ancora vivo e vegeto, perciò Brass e Catherine si rivolgono al banco dei pegni a cui il possessore l’aveva venduto, e risalgono così all’identità di un impiegato in un’agenzia di pronostici sportivi: secondo la legge, però, proprio per tale lavoro, non poteva fare nessuna scommessa, ma dalle ricevute delle scommesse da lui effettuate emerge tutt’altra verità. Dalle ricerche di Warrick si riscontra che l’uomo aveva abilmente deviato le scommesse in modo da incassare un bel guadagno, e per questo era molto odiato da tutti i suoi colleghi. Quando Nick ne interroga uno, esso si sente male e sviene, poiché aveva un proiettile conficcato nella gamba, e dai bossoli risulta esploso dalla stessa arma che uccise la prima vittima. Questo dimostra che i due erano insieme al momento del delitto, ma il ragazzo non vuole parlare, e così il caso sembra bloccato. Ma quando Brass scova un ‘auto abbandonata, le cose ripartono, poiché nel bagagliaio vi sono tracce della manomissione di un fucile, come quello usato per il delitto. Il proprietario del veicolo è un ex pugile conoscente del capo della vittima, che l’aveva ucciso proprio per conto dell’uomo. Nel frattempo Grissom, Greg e Sara si occupano dell’omicidio di un giovane nella camera di un lussuoso albergo: esso è stato soffocato a seguito della pressione di un qualcosa di pesante sul corpo: sulla sua bocca vi sono inoltre fibre di seta viola. Così la squadra si mette all’opera e interroga gli ospiti della convention che si tiene proprio nell’hotel dell’omicidio. Si tratta di una riunione di persone soprappeso, e in uno dei negozi allestiti per l’occasione vendono proprio della biancheria intima di seta viola che corrisponde a quella trovata sul cadavere. Dal liquido vaginale sulla scena del crimine, si evince un rapporto sessuale pre morte, così Sara chiede alle donne che acquistarono la suddetta biancheria un campione di dna ed esso coincide con quello di uno delle donne che è stata con la vittima: essa ammette l’omicidio: dopo essersi ubriacata, si era addormentata sul suo compagno (un amante delle donne formose) e lo aveva schiacciato col suo peso.