Episodio 75 di "CSI : Scena del Crimine"
s04e06 Jackpot

Sul tavolo del dottor Robbins attende un reperto piuttosto curioso da esaminare: la testa di un uomo, chiusa in un secchio. Ma non si tratta di uno scherzo, bensì di un reperto inviato a Las Vegas da una piccola cittadina chiamata Jackpot, non attrezzata per fare autopsie e affini. La testa è in avanzato stato di decomposizione, e coperta di foglie e punture di insetti... la causa della morte è sicuramente l’amputamento manuale della testa con un colpo preciso, mentre sulla mascella è stato praticato un taglio. Per continuare le indagini, Grissom si reca di persona a Jackpot, una piccola cittadina dagli abitanti sospettosi e diffidenti. Qui parla con lo sceriffo, che gli rivela che la testa è stata ritrovata dal cane di una donna che vive ai margini della foresta... dopo aver mordicchiato la testa, il cane, però, è rimasto un po’ intontito… Convinto di poter ritrovare il resto del corpo, e, con le informazioni che Oggis gli fornisce analizzando le foglie, l’agente circoscrive l’area delle ricerche, e così, dopo poco tempo, il corpo viene ritrovato, sepolto fino alle spalle, e circondato da alcuni insetti, che Grissom gioisce nel vedere, e che gli rivelano che il cadavere è stato sepolto lì più o meno da 7 giorni. Quando la vittima era stata sepolta, era ancora viva, e il taglio sulla mandibola serviva ad attirare i predatori finché l’assassino non è tornato per decapitarlo. Una volta estratto il corpo dalla terra, Grissom tenta di esaminarlo alla bell’e meglio nello studio del veterinario del paese, nell’attesa che il cadavere sia portato a Las Vegas per l’autopsia completa. A un primo esame, sembra che la vittima non sia stata legata, forse perché era stato drogato, cosa che sarebbe confermata dal fatto che il cane che lo ha mordicchiato si è sentito male, perciò il veterinario fa eseguire un esame tossicologico sul sangue dell’animale: i risultati dicono che si trattava di GHB, un potente sedativo. Dopo che il cadavere lascia Jackpot, Grissom si attrezza per esaminare un pezzo di carta bagnata trovata sul cadavere del decapitato: uno scontrino della libreria di un università di Las Vegas. Grazie a questo, Brass e Catherine risalgono così a Ross Jenson, uno studente sparito da una settimana, nella cui stanza trovano delle scarpe sporche di terra e foglie, segno che la vittima era già stata nel nord del paese…La cameriera del locale conferma di averlo visto, insieme alla sua auto, che Grissom decide di cercare, e che, ovviamente, trova, chiusa in una cascina abbandonata. Quando il criminologo torna alla macchina per prendere il suo kit per le impronte, scopre che qualcuno ha rotto il vetro e glie l’ha rubato. Rassegnato, l’agente si deve arrangiare, e ricava comunque le impronte dal volante con mezzi di fortuna (molto alla Mc Gyver!). Intanto, esaminando le e-mail nel computer di Ross, Catherine scopre che Jensen aveva una relazione con uno di Jackpot. Sul corpo della vittima, Grissom trova anche del pelo di gatto abissino, e il fratello dello sceriffo ne possiede uno: le e-mail confermano che la vittima aveva proprio una relazione con lui. Ma non è lui l’assassino, bensì il figlio, nonché compagno di camera di Ross all’università, che l’uomo aveva avuto dall’ex moglie. Il ragazzo aveva ucciso l’amico perché anche lui lo amava, ed era rimasto scioccato quando aveva scoperto che invece lui corteggiava il genitore. Le impronte sull’auto di Ross e le tracce dei pneumatici della sua moto sul luogo del delitto confermano tale colpevolezza. Intanto, mentre sta per terminare il suo turno, Catherine riceve una lettera da Sam Braun, contente un lauto assegno. Sconcertata, la donna va a parlare col padre, con l’idea di restituire quanto ricevuto, ma lui le chiede di perdonarlo, e di accettare i soldi anche per Lindsey. Dopo vari momenti di incertezza, in cui è sul punto di strapparlo, la donna decide di tenere l’assegno…