Episodio 76 di "CSI : Scena del Crimine"
s04e07 Prove invisibili

In aula di tribunale, Warrick è alla sbarra per testimoniare in un caso di omicidio e violenza sul quale lui stesso ha indagato: la prova chiave che inchioderebbe il sospettato, Michael Phife, cioè un coltello e un asciugamano insanguinati, viene scartata. Nonostante il sangue coincidesse con quello della vittima di un recente stupro, Rachel Lyfort, avvenuto oltretutto nello stesso palazzo dell’uomo accusato, la perquisizione risulta illegale... un poliziotto, in seguito alla vista del fanalino rotto, aveva fermato l’auto di Michael. Dato che Pheif aveva una condanna per possesso di marijuana, Warrick aveva ispezionato la macchina, trovandoci coltello e asciugamano: tuttavia nessuno aveva chiesto un mandato, e perciò le accuse non reggono più, senza la prova decisiva. Fiducioso nel lavoro della sua squadra, Grissom chiede una proroga di 24 ore per scoprire altre prove per incastrare il colpevole, che si continua a dichiararsi innocente, e tutta la squadra si mette a correre contro il tempo per racimolare altri indizi, mentre lo sceriffo, come al solito, sta col fiato sul collo al team di CSI. Per avere più aiuto possibile, Grissom toglie Nick e Sara dai rispettivi casi, con grande disappunto di quest’ultima, che viene duramente ripresa dal capo. I due agenti vengono messi allora ad ispezionare l’auto del sospettato, che è stata già scacciata da una pressa…Ai due non resta così che tentare di ricomporla! Una volta fatto, trovano solo alcune fibre di cotone, irrintracciabili. Intanto, Warrick scopre che sul corpo della vittima erano presenti tracce di una sostanza gelatinosa... inoltre, la sorella della ragazza, piomba alla centrale, furiosa per l’esito del processo, chiedendo di ritrovare le piastrine dell’esercito del padre che la ragazza portava al collo, prese evidentemente dall’assassino. Mentre Oggis analizza la sostanza misteriosa, Catherine torna nell’appartamento di Rachel, scoprendo tracce di sperma nel bagno, molto probabilmente provenienti dal preservativo che lo stupratore aveva indossato. A sorpresa, però il DNA non coincide con quello del sospettato, cosa che forse conferma la sua innocenza….La sostanza sul cadavere di Rachel, intanto, viene analizzata e risulta essere cera per auto: così gli agenti interrogano nuovamente Micahel e scoprono che il girono dell’omicidio si era recato a far lavare l’auto in un centro specializzato. A Catherine allora viene in mente un’idea: uno degli impiegati può aver nascosto coltello e asciugamano nell’auto dell’uomo, per poi rompere il fanalino, sperando che un poliziotto lo fermasse. Tale teoria è confermata quando nello scarico dell’autolavaggio la criminologa trova pezzi di fanalino rotti. Tutti gli impiegati vengono allora condotti alla centrale per un confronto del DNA: uno degli addetti risulta il colpevole: aveva ucciso e stuprato Rachel e poi aveva cercato di far incastrare Pheif mettendo gli indizi nella sua auto quando ha notato il cartellino di parcheggio del residence della sua vittima appeso allo specchietto della macchina…Le piastrine di Rachel trovate addosso al ragazzo confermano la sua colpevolezza…