Episodio 73 di "CSI : Scena del Crimine"
s04e04 Caldo mortale

Sotto un sole cocente una donna fa un’orribile scoperta: nell’auto posteggiata nel parcheggio di un centro commerciale, nel sedile di dietro giace senza vita un bambino di pochi mesi. La polizia interviene subito, ma è tutto inutile: il piccolo era già morto da almeno un’ora. Poco dopo giunge sul luogo il proprietario dell’auto: l’uomo dichiara che, per via della giornata dura e frenetica sul lavoro, si era dimenticato del figlio in macchina. La donna glielo aveva affidato perché via per un impegno di lavoro. Così, ispezionando l’auto dove è stato ritrovato il piccolo, Catherine scopre tracce di una sostanza sconosciuta che manda subito ad analizzare, mentre il procuratore della difesa dei minori sollecita la conclusione del caso perché deciso a trascinare il colpevole in tribunale. Le analisi rivelano che tale sostanza è sciroppo per la tosse. Quando la moglie dell’uomo rientra in città, la criminologa scopre che nel passato della coppia c’è un’altra morte di un figlio, ma questa avvenuta per cause naturali, a causa della sindrome di Tay Sachs, una malattia genetica ereditaria. Parlando col medico di famiglia, Catherine scopre che i genitori avevano richiesto un esame per verificare se anche questo figlio avesse la stessa malattia, e un esame preliminare aveva dato fondo a tale sospetto. I due avevano deciso allora di uccidere il figlio per non rivivere lo stesso incubo di anni prima, facendogli ingerire lo sciroppo per calmarlo e mischiandovi dei potenti pesticidi, per ucciderlo e far passare tale morte come un incidente. La loro colpevolezza è confermata da un’analisi comparata dei pesticidi del giardino della coppia. La cosa più terribile è che il bimbo era sanissimo: un esame più accurato aveva confutato i dubbi sulla malattia... i due avevano ucciso un figlio sano…. Nel frattempo Grissom, che ha lasciato il caso nelle mani della collega, aiuta Warrick nel risolvere un caso piuttosto insolito, sempre collegato alla terribile ondata di caldo che si sta abbattendo su Las Vegas: un uomo è stato rinvenuto morto nel suo salotto, seduto sulla sua poltrona, e a prima vista il decesso sembra essere avvenuto per via della temperatura elevata. Da una bruciatura su di un dito della vittima, però, il patologo scopre che una piccola scossa aveva mandato in tilt il ritmo cardiaco, uccidendolo. La fonte di tale energia elettrica era una presa difettosa, che aveva scaricato la corrente a terra, e il pavimento l’aveva poi ricondotta al telefono, che l’uomo in quel momento stava impugnando. Intanto, Sara e Nick vengono contattati da due poliziotti che hanno appena ritrovato sulle sponde di uno dei più grandi laghi artificiali di Las Vegas il corpo di un’adolescente, ma, ad un primo esame, la morte non sembra stata essere causata da annegamento, cosa confermata dal dottor Robbins: la causa della morte è infatti la frattura di una vertebra del collo. Durante l’autopsia, i due agenti scoprono, in una tasca del costume della giovane, la chiave di un armadietto che si trova sulla spiaggia del lago dove la ragazza è stata ritrovata. Sul posto, i due agenti vengono a sapere che la ragazza aveva noleggiato una moto d’acqua con un ragazzo conosciuto lì, ma del giovane se ne sono perse le tracce. Setacciando il lago, la polizia scopre dove i due si erano recati, e alcune tracce indicano che la coppia si era arrampicata sulla scogliera e, con tutta probabilità, da lì si era lanciata. Quando i sub esaminano il fondo del lago, rinvengono il cadavere del giovane, che si era tuffato dalla roccia per salvare la ragazza che prima di lui si era lanciata, e nella caduta aveva sbattuto, come lui, la testa in modo violento.