Episodio 44 di "CSI : Scena del Crimine"
s02e21 Affogare nel deserto

Alla squadra de turno di notte capita nuovamente un caso bizzarro: dopo un sub su un albero e una donna morta in una gabbia, è la volta del cadavere di una donna affogata…nel deserto. Del bizzarro caso se ne occupano Nick e Warrick, orami avvezzi a ogni genere di stramberie. Indagando sulla vita della giovane, scoprono essere stata una vera e propria patita di sport e forma fisica: a casa sua e del suo ragazzo, infatti, gli agenti trovando ogni sorta di attrezzo ginnico, e la “scampagnata” nel deserto sembra così spiegata e la sua morte risulterebbe un banale incidente. Ma le cose paiono complicarsi quando Nick scopre che i vicini avevano sentito molte volte grida violente provenire dalla casa della vittima e del suo ragazzo... chiedendo spiegazioni a quest’ultimo, esso afferma che era solo un modo per spronarsi a vicenda per migliorare le loro prestazioni atletiche. A tale conferma, l’uomo consegna alle autorità anche la mappa del percorso che la donna doveva affrontare, stesso percorso che aveva fatto anche lui. Ma su tale mappa il laboratorio rivela essere stata fatta una correzione, allungandolo... a Warrick e Nick viene allora un sorsetto: che la donna potesse essere stata sorpresa da un temporale, temporale che, data la sua violenza, l’ha resa impotente e fatta affogare con abbondanti gocce di pioggia. Il ragazzo della vittima allora confessa: aveva modificato il persocisi perché voleva solo che la sua donna ottenesse un risultato più basso del suo, senza sapere che, così facendo, l’avrebbe condannata a morte… Nel frattempo, Grissom e Sara indagano sul cadavere di un uomo trovato cosparso di soda caustica e sepolto in un parchetto giochi. Nonostante i danni provocati da tale sostanza, il coroner riesce comunque a stabilire la causa della morte: dissanguamento, e varie contusioni e lividi causate da un investimento sono rinvenute sul suo corpo... le morte risale inoltre a pochissimi giorni prima. Gli agenti, esaminando i registri delle autofficine, risalgono a una macchina portata a riparare da un ricco neo avvocato, che si dichiara estraneo alla faccenda, perché l’auto gli era stata rubata e poi, miracolosamente, ritrovata. Ma Grissom e Sara, per nulla convinti dalla sua testimonianza, si procurando un mandato per esaminare i vestiti dell’uomo, bruciati proprio dalla soda caustica... così riescono ad ottenere un altro mandato per perquisire il suo garage, dove un’ingente macchia di sangue era stata cancellata dal pavimento, il sangue della vittima... quest’ultima era ancora viva quando l’avvocato l’aveva investita, ed era rimasto incastrato nel parabrezza di quest’ultimo fino a morire dissanguato... tuttavia era riuscito a telefonare al pronto soccorso dal cellulare del colpevole, senza riuscire a dare però informazioni utili. Quel che è peggio è che l’uomo non era finito sotto la macchina per caso: voleva uccidersi, come testimoniato da una sua lettera. Se l’avvocato, leggermente brillo quella sera, avesse chiamato subito la polizia, non sarebbe successo nulla. Così, invece, si era macchiato di un delitto….