Episodio 29 di "CSI : Scena del Crimine"
s02e06 Amore fraterno

Un automobilista, in viaggio nel deserto, vede un ragazzo intento…a seppellire un cadavere. La polizia giunge immediatamente sul luogo, e le prove sembrano non fornire nessun dubbio sulla colpevolezza del giovane, Benjamin Jennings: la scientifica lo trova con la pala in mano, e con laute tracce di sangue sugli indumenti e sulla sua stessa macchina, probabilmente usata per trasportare il corpo. Il ragazzo viene immediatamente condotto alla centrale, senza proferire una parola sull’accaduto, tranne una flebile ammissione di innocenza: “Non ho ucciso nessuno”… Benché tutto sembri accusarlo, Grissom nutre dei dubbi sulla sua colpevolezza, sopratutto dopo che un prete, appena parlato col giovane, invita l’agente a riflettere, perché Benjamin è sempre stato un ragazzo buono e gentile, con una fedina penale immacolata. Ad avere invece numerosi precedenti per violenza, è invece il fratello. Inoltre, sul cadavere dell’uomo che Benjamin stava seppellendo, vengono rinvenute tracce di farina usate di solito per fare gli impasti della pizza, e il fratello del giovane sospettato lavora proprio in una pizzeria. Quando l’uomo viene interrogato, con estrema arroganza accusa il fratello degli omicidi, dato che gli agenti hanno ritrovato, nelle vicinanze del primo cadavere, altri corpi sepolti accuratamente. L’uomo racconta che il fratello era andato da lui, chiedendogli di aiutarlo a occultare un cadavere, ma lui l’aveva semplicemente aiutato a issare il corpo in macchina. Grissom, per nulla convinto della sua testimonianza, risente nuovamente la versione di Benjamin, che, dapprima restio a parlare, confessa la verità: il fratello è sempre stato una persona violenta, e lui ha sempre coperto i suoi delitti, occultando i cadaveri, perché ha sempre considerato il fratello in mito. La prova di questa sua versione è fornita dalla cravatta, che l’uomo avrebbe conservato dalla vittima. Tale cravatta viene ritrovata nella roulotte del sospetto, ma il procuratore non accetta la prova come sufficiente per incriminarlo, e perciò è Benjamin a essere condannato. Il giovane, incapace di sopportare tale condanna, si taglia i polsi in galera… Intanto, Warrick e Sara indagano sulla morte di una giovane donna avvenuta nella sauna di un albergo. La donna delle pulizie, però, ha spostato il corpo: la giovane è morta nella sauna, e non nello spogliatoio, come si crede in un primo momento. Dopo varie indagini, viene scartata l’ipotesi di negligenza da parte dell’hotel: la colpevole è la compagna di camera, che cede alle domande degli agenti e confessa di averla uccisa, ma non intenzionalmente: per accattivarsi le attenzioni di un ragazzo a cui entrambe erano interessate, ha offerto alla sua amica un piatto di pesce, a cui la giovane era allergica, camuffato nell’insalata, per farle venire una piccola allergia in modo che non uscisse. Ma nella sauna, l’allergia era peggiorata e il calore l’aveva uccisa….