Episodio 38 di "CSI : Miami"
s02e14 A fuoco lento

Eric Delko e Alexx Woods devono esaminare un cadavere trovato ucciso da un colpo di pistola nel bel mezzo di un incendio. Quando i vigili del fuoco dicono loro che le fiamme sono ormai domate, i due agenti si avvicinano alla scena del crimine, ma in quel momento, un puma gli si avvicina. Eric fa per estrarre la pistola, ma non serve, perché l’animale scappa via da solo. Alle loro spalle, infatti, le fiamme si sono riaccese, e corrono proprio verso di loro! Non avendo il tempo per scappare, Eric tira fuori un telo ignifugo e si vi ripara con Alexx e il cadavere, per preservarlo. Una volta che il peggio è passato, i due escono vivi dall’inferno di fuoco, Eric con un bel po’ di polvere negli occhi e Alexx molto turbata. Deciso a scoprire la causa dell’incendio che poteva costare la vita, oltre che alla vittima, anche ai suoi due colleghi, Horatio segue le tracce delle fiamme, arrivando fino alla sua causa: un bengala acceso lasciato cadere sull’erba. Accanto vi è anche un altro cadavere, quello di una giovane ragazza bionda. Intanto Speedle trova delle tracce di pneumatici vicino alla scena del crimine, e le tracce portano ad un uomo, che afferma di essersi recato sul luogo solo perché aveva dato un passaggio alla ragazza e l’aveva poi lasciata lì quando il suo geloso ragazzo li aveva raggiunti. Da vero codardo, li aveva poi mollati a sbrigarsela da soli. Così Horatio decide di interrogare proprio il fidanzato geloso, che dichiara di aver litigato con la ragazza, fuggita poi nel bosco, e di averla cercata con un bengala, che aveva poi perso nel prato, causando l’incendio. Ma, quando l’uomo, ormai arrestato per incendio doloso, vede il cadavere, non riconosce la sua fidanzata: la ragazza morta non è lei, che si presenta poco dopo alla centrale viva e vegeta, ma si tratta di una giovane scomparsa mesi prima. Sul suo cranio, Alexx trova l’impronta dell’oggetto che ne ha causato la morte: un anello massiccio, proprio come quello che indossa l’uomo che aveva dato un passaggio alla prima presunta vittima... lui aveva ucciso la giovane e poi, ancora eccitato, era andato ad adescarne un’altra, proprio quella che poi gli era fuggita… Nel frattempo, anche la morte della prima vittima è spiegata dalle indagini di Calleighe ed Eric: l’uomo era un cacciatore di frodo, che la sera del delitto era in compagnia di un amico, che dichiara di essere estraneo alla faccenda, perché aveva lasciato l’amico ancora vivo. Dall’analisi dell’arma del delitto, il fucile della stessa vittima, Calleigh scopre alcuni graffi di animale, appartenenti al cane del cacciatore, che girando intorno all’arma aveva fatto fuoco. L’amico non aveva detto nulla per paura che la bestia fosse soppressa…