Episodio 37 di "CSI : Miami"
s02e13 Il carnefice
Episode title: Il carnefice
Titolo originale: Blood Moon
Prima trasmissione: 02/02/04 su CBS
Prima trasmissione in Italia: 15/10/04 su Italia1
Diretto da: Scott Lautanen
Scritto da: Jonathan Glassner, Marc Dube
Personaggi secondari: Niklaus Lange (John Pine), Bart Johnson (Matthew Bolton), Judd Omen (Juan Marco Varon/Miguel Bernardo), Maria Conchita Alonso (Marisela Gonzalez Coto), Rueben Grundy (Agent Rice), Emily Bergl (Melanie Hines)
Riassunto dell'episodio:
Molto spesso, nelle notti di luna piena sulle coste di Miami arrivano a nuoto piccoli gruppi di clandestini provenienti di solito da Cuba. Nelle notti di luna piena, molta gente aiuta questi clandestini a sfuggire agli orrori della loro terra natia. Ma nelle notti di luna piena può scorrere anche il sangue, che di rosso tinge quella luna splendete. Sangue come quello di un anziano gestore di un locale, che viene barbaramente torturato e infine ucciso dopo ore di agonia. Vedendo lo scempio al quale l’uomo è stato sottoposto, gli agenti capiscono subito che il movente del delitto è legato ad un regolamento di conti, o…ad un odio profondo. Controllando l’identità della vittima, infatti, salta subito fuori qualcosa di molto sospetto: l’uomo risulta morto anni prima, e la foto non coincide con quella della previdenza sociale, segno di un cambio d’identità. L’uomo era in realtà uno dei torturatori più crudeli ai tempi di Fidel Castro, soprannominato il carnefice, che di orribili morti e scempi si era macchiato in passato. Controllando i tabulati telefonici, Horatio e Yelina scoprono che uno degli ultimi numeri chiamati dal Carnefice era quello di una donna che aiutava proprio i clandestini che sbracavano in Florida... uno di essi, che si trova con lei al momento dell’interrogatorio, è suo figlio il quale presenta alcuni tagli sulle mani, che potrebbero essere riconducibili alle tracce di sangue estraneo trovate sull’arma del delitto. E così è. Il ragazzo aveva torturato e ucciso il Carnefice, perché, anni prima, lui aveva violentato e torturato sua madre. Quello che il giovane non sapeva era che il Carnefice era suo padre. Nel frattempo, Calleigh e Speedle indagano sull’omicidio di un uomo, ucciso da un colpo di pistola davanti ad un bancomat. L’arma del delitto conduce ad una giovane donna in carriera, che afferma candidamente di non saperne nulla, almeno finché le impronte sulla pistola non la inchiodano... allora dichiara di aver seguito l’uomo dopo che lui l’aveva insultata al cinema. Per intimorirlo, l’aveva raggiunto con la pistola in mano ma era inciampata e le era partito un colpo. I due agenti non credono al suo racconto, ma il procuratore decide di non incriminarla per mancanza di prove, con enorme disappunto di Speedle…