Episodio 39 di "CSI : Miami"
s02e15 Paparazzi

Tyler Jensen, un fotografo scandalistico, ha un incidente che lo fa finire fuori strada mentre è inseguito da un misterioso fuoristrada. La causa della morte non è conseguente all’incidente, ma sembra causata da asfissia, perché qualcuno ha soffocato la vittima con un oggetto che ha lasciato tracce di fibre nere sulla bocca del fotografo. Sul suo mento, alcune impronte conducono ad un’altro paparazzo, che racconta ad Horatio e alla sua squadra di aver visto Tyler inseguito da un’auto, il giorno del delitto, ma di averlo poi perso di vista. Una volta raggiunto, l’aveva trovato già morto e, da giornalista incallito, gli aveva alzato il mento per fargli delle foto, per poi chiamare la polizia a “servizio” concluso. Ma la sua azione, seppur illegale, aiuta la squadra, poiché lo spostamento di alcuni vetri sul sedile del passeggero fa intuire che qualcuno, dopo la fuga del secondo reporter, aveva mosso il sedile per prendere qualcosa che vi era nascosto all’interno, sicuramente dei rullini, anche perché, nella vettura, vi sono chiari indizi che Tyler si era appostato per ore da qualche parte, magari in cerca di uno scoop. Una ferita sul suo braccio della vittima, conduce poi Delko e Speedle al luogo dove il paparazzo si era appostato: vicino la villa di Brad Tustin, un ricco divo dei film d’azione. A conferma di ciò, poco dopo escono, su di una rivista scandalistica, proprio delle foto di Brad in compagnia di…un uomo, fotografati con la stessa angolazione della posizione che aveva assunto Tyler. Ma non può essere Brad l’assassino, perché impegnato sul set all’ora del delitto. Così, mentre Calleigh osserva le foto, scopre che qualcosa aveva causato la fuga di alcuni uccelli, magari il rumore di uno sparo…Tyler doveva aver fotografato qualcosa di più di una scappatella gay e per questo l’avevano ucciso. Intanto Horatio ha dei sospetti su chi possa aver inquinato la scena del crimine, e la trova nel poliziotto accorso per primo sul luogo, che aveva venduto le foto ad una rivista. Ma l’agente aveva trovato anche altro nell’auto: un cappellino, lo stesso usato per soffocare Tyler, il cui DNA conduce la squadra ad incastrare la controfigura dell’attore vicino di casa di Brad. Tyler aveva fotografato l’omicidio di una donna da parte sua, confermato da alcuni ingrandimenti delle foto, e per questo lui l’aveva fatto uccidere.