Episodio 32 di "CSI : Miami"
s02e08 Grande Fratello

Finalmente un po’ di luce viene fatta sul passato di Horatio e, in particolar modo, sulla morte del fratello Raymond quando, nel bel mezzo di un’indagine, l’agente viene chiamato alla centrale perché una donna ha chiesto il suo aiuto: si tratta di Susi, una ex tossico dipendente che in passato aveva conosciuto Ray. L’agente era infatti un infiltrato in un giro di spacciatori e, per rendersi credibile, aveva iniziato a drogarsi anche lui di anfetamina. Durante la missione, però, Ray era stato ucciso da un proiettile al cuore, e l’indagini avevano messo in luce un possibile suicidio, ma né Horatio né Yelina l’avevano mai creduto possibile. Comunque, Susi aveva chiamato Horatio perché era stata fermata dopo il ritrovamento di una dose di anfetamina nel bagagliaio della sua macchina. Tuttavia la ragazza risulta pulita, perché la macchina è del suo compagno, un altro ex tossico che gestisce un negozio di animali. A casa loro, Horatio scopre che la giovane ha anche una figlia, e decide di fare un test del Dna il cui risultato lo sconvolge: la piccola era figlia di suo fratello…Inoltre, analizzando l’anfetamina trovata nel negozio dell’uomo di Susi, è compatibile con quella che fu trovata fra le cose di Ray: era stato l’uomo a ucciderlo, come dimostrato dai proiettili della sua pistola. Il caso è finalmente chiuso, ma Horatio deicide di non dire nulla a Yelina della figlia del fratello, almeno per ora… Nel frattempo, Calleigh, Delko e Speedle indagano sulla morte di un uomo d’affari, accoltellato nel suo ufficio: prima di morire, l’uomo aveva contatto Amanda, una prostituta che lavorava per un sito internet nel quale, 24 ore su 24, lei a altre ragazze venivano riprese da migliaia di telecamere. Quando gli agenti riescono a contattarla, la giovane rivela di essere sì andata nell’ufficio della vittima, ma più tardi dell’ora che avevano letto nell’e-mail e di averlo trovato già morto. Quando Calleigh ritrova il portatile della vittima, che Amanda aveva rubato e gettato via, scopre che qualcuno aveva mandato alla vittima un altro messaggio che anticipava l’ora dell’incontro: tale e-mail era stata inviata dal tecnico che lavorava alle telecamere del sito di Amanda, completamente pazzo di lei, pazzo fino all’inverosimile…