Episodio 9 di "CSI : Miami"
s01e09 Traiettoria di morte

E’ l’ora di punta in una delle vie più trafficate di Miami, e, di punto in bianco, tre persone vengono freddate da un colpo di pistola proprio in mezzo alla faccia partito chissà dove con una precisione agghiacciante, e i tre individui nemmeno si conoscevano o avevano avuto contatti: erano solo tre vittime a caso. La scientifica interviene subito e cerca di individuare da che parte sono stati sparati i colpi, e i risuolatati dei loro calcoli lasciano la squadra un po’ sconcertata: il killer aveva sparato da una distanza di almeno 600 metri, più precisamente dalla terrazza di un grattacielo. Calleigh suppone che il colpevole sia un ex marine, poiché fra o migliori tiratori al mondo. Su tale terrazza, infatti, gli agenti trovano tracce di sparo... per mimetizzarsi il killer aveva usato una specie di coperta impiegata dai soldati durante i combattimenti nel deserto... inoltre, i proiettili usati sono praticamente irrintracciabili grazie ad uno speciale rivestimento che rende difficile risalire all’arma usata. Mentre Horatio e colleghi continuano ad indagare, il cecchino colpisce ancora, facendo una nuova vittima, questa volta sparando da più di 800 metri. Stavolta, dal terrazzo da cui ha sparato, però, gli agenti trovano anche tracce di sabbia corallina, segno che il killer si esercita in particolare cava, nella quale Calleigh e Horatio trovano segni di frequenti esercitazioni col fucile, e grazie ad alcune impronte, risalgono ad un ex marine dei reparti speciali, nella cui abitazione si mettono alla disperata ricerca di un indizio che possa svelare il suo prossimo bersaglio. Quando lo trovano, si precipitano subito in centro e, grazie ad un elicottero che crea un disturbo nei venti, ritardano la sua opera di morte e riescono ad arrestarlo.