Episodio 8 di "CSI : Miami"
s01e08 Massacro in famiglia
Episode title: Massacro in famiglia
Titolo originale: Slaughterhouse
Prima trasmissione: 11/11/02 su CBS
Prima trasmissione in Italia: 07/11/03 su Italia1
Diretto da: Dick Pearce
Scritto da: Laurie McCarthy
Personaggi secondari: David Moreland (O.R. Doctor), Albie Selznick (Jason Caplin), Denice Duff (Stephanie Caplin's Sister), Richard Gross (Gardener), Tom R. Hughes (Paramedic), Calvin DeVault (Luke Caplin), Nicholette Alexis Corton (Erin Caplin), Thomas Curtis (Timothy "Timmy" Caplin), Ingrid Koopman (Stephanie Caplin)
Riassunto dell'episodio:
Una bimba di un anno e mezzo, Erin, viene trovata mentre vagabonda per una strada di Miami, con indosso un pigiama sporco di sangue. Considerata la direzione da cui proveniva e il viso della bimba, arrossato dal sole solo da un lato, Horatio deduce che deve aver camminato in linea retta per un buon tratto prima di essere trovata. Il punto sta, quindi, nel capire da quale abitazione è uscita e, soprattutto, cosa vi è successo all’interno. Dopo una breve perlustrazione nel quartiere residenziale Horatio identifica la casa, con la porta principale ancora aperta, e all’interno ben cinque cadaveri, tra cui un neonato di pochi mesi! La scena che la squadra si trova davanti lascia poco spazio all’immaginazione: qualcuno, che probabilmente la famiglia conosceva dato che non ci sono segni di effrazione, si è introdotto in casa e ha massacrato tutti, eccetto la piccola che forse è riuscita a nascondersi e quindi a salvarsi, senza rendersene conto! Ma la piccola non è la sola a essere sopravvissuta alla furia omicida: il padre è steso in una pozza di sangue, ancora vivo e viene subito operato d’urgenza. Sterminati tutti a colpi di fucile, probabilmente per mano della madre, come lascerebbero supporre le prime prove rinvenute sulla scena del crimine. La casa sembra essere abbandonata a se stessa, il disordine regna ovunque, nemmeno il piccolo Max, di qualche mese appena, pare interessasse alla donna, se ne prendevano cura, infatti, i due fratelli maggiori. Il ritrovamento di un flacone di psicofarmaci nella camera della coppia induce a pensare che si tratti proprio di un omicidio-suicidio e la testimonianza della sorella della donna, i cui capelli sono stati trovati sul letto della coppia, sembra avvalorare l’ipotesi: la sorella consolava spesso la donna in lacrime sul suo letto, incapace di accudire alla sua numerosa famiglia. Nel garage l’auto del marito ha ancora le chiavi nel cruscotto, come se sia sceso di corsa dal veicolo per entrare in casa, e sulla maniglia di una cassaforte, in cui probabilmente veniva conservato il fucile incriminato, Horatio rinviene tracce di ammoniaca. Dopo il primo interrogatorio in ospedale, Adell riferisce a Horatio che il padre non ricorda assolutamente nulla, se non la chiamata della moglie, in preda a una crisi isterica, per farlo tornare a casa. Eric e Tim, ispezionando il giardino della casa, trovano una sorta di cuccia per cani, pur non essendoci nessun cane lì: all’interno trovano una coperta imbevuta di sangue e capiscono di aver trovato il rifugio della bimba. Sulla coperta Megan rinviene le tracce di sangue della madre, segno che la donna è stata uccisa per prima, mentre Horatio e Calleigh ricostruiscono la dinamica dei fatti, attraverso la traiettoria degli schizzi di sangue sul soffitto. Appare allora evidente che la donna è stata sorpresa mentre riposava sul divano e uccisa e che Luke, il figlio maggiore, ha tentato di mettere in salvo i suoi fratelli. Particolari gocce di sangue sulla tutina del neonato fanno supporre alla squadra che sia stato il padre a sterminare la sua famiglia, teoria che poi si rivelerà esatta: l’uomo era sull’orlo di una crisi depressiva, stressato dalla sua famiglia e dalle responsabilità che questa comportava, incapace di gestire la situazione. Apparentemente sembrerebbe un caso da chiudersi con un’infermità mentale, ma Horatio scopre che quelle tracce di ammoniaca sulla maniglia della cassaforte sono da ricondurre all’uomo. Dopo aver preso il fucile e ripulito la maniglia con ammoniaca, con un pretesto ha fatto chiudere la cassaforte dalla moglie, in modo da lasciare le sue impronte. Spetterà quindi al tribunale emettere una sentenza, che comunque Horatio ha già emesso per conto suo: un chiaro caso di premeditazione, l’uomo ha deliberatamente massacrato la sua famiglia.