Episodio 7 di "CSI : Miami"
s01e07 Senza respiro

Ad una delle tante feste da ricconi a Miami, Noel Peach, uno studente 22enne universitario viene ritrovato morto completamente nudo in una delle tende in stile indiano a bordo piscina…Il ragazzo era stato ingaggiato per il party come spogliarellista, e sono evidenti segni di praticamento di sesso. Ma interrogando le ragazze organizzatrici della festa, Horatio scopre che quello era un party molto singolare, chiamato il “party delle fameliche”, eventi organizzati da gruppi di donne per celebrare la loro sessualità e indipendenza, e la padrona di casa rivela ad Horatio che uno gli scopi della festa era quello di stimolare gli uomini e poi fermarsi lì…La causa della morte è arresto cardiaco, piuttosto insolita per un giovane ventenne, perciò sembra una morte naturale, ma Horatio non ne è convinto, anche perché le tracce di attività sessuale pre-morte gli fanno sospettare che la responsabile sia una delle donne…La sua tesi sembra sostenuta dal fatto che Calleigh ha trovato delle zanzare prive di vita accanto al cavare, morte, proprio come Noel, per apparente morte naturale. Ma dato che le zanzare bevono sangue, la risposta si torva proprio nel sangue del ragazzo, che può aver ucciso le zanzare stesse. Così Alexx trova sulla pelle di Noel un foro da iniezione: la causa della morte appare allora chiara: veleno, che è sempre difficile da individuare. La squadra torna così sul luogo del delitto e Horatio trova una siringa per autoiniezioni anti punture d’api in un cestino, le cui impronte appartengono a Nikki Olsen,una delle ospiti, che rivela di aver usato la siringa su Noel perché lo credeva sul punto di morire per l’allergia ai molluschi di cui soffriva, conoscendolo perché i due si frequentavano qualche volta…La sua versione sembra reggere, e Horatio ha un illuminazione: la causa potrebbe essere nicotina, che risulta in effetti essere la vera causa della morte, e delle impronte sull’insetticida a base di nicotina incastrano la padrona di casa, ucciso perché Noel era ossessionato da lei. Nel frattempo Megan e Delko si occupano di un caso piuttosto bizzarro: mentre era al largo con la sua imbarcazione, una coppia si è vista salire a bordo un uomo che poi è morto loro davanti! La vittima è morta dissanguata per una ferita all’addome ma Megan, non vedendo tanto sangue sul pontile come invece ci dovrebbe essere, sospetta che l’arma del delitto si trovi ancora sulla braca, e in effetti Delko la trova: si tratta di una torcia con tracce di fibre e capelli, ma, inavvertitamente…ci starnutisce sopra, contaminando la prova... in un primo momento, ancora scosso, decide di non rivelare nulla a Megan. Gli esami rivelano che il sangue è quello della vittima, e il caso sembra chiuso quando la donna confessa di averlo colpito dopo averlo sorpreso sulla barca. Ma per i due agenti i punti da chiarire sono ancora molti, e così continuano le indagini scoprendo, dalla costituzione di cuore e polmoni, che la vittima era un sommozzatore, di quelli che usavano immergersi senza bombole, ma tale attività provoca gravi spasmi e allucinazioni. La mattina, infatti, vi era stata una gara di apnea, e qui scoprono l’identità del cadavere: Adam Carson, sparito proprio quel giorno…Nel porto uno dei fucili risulta l’arma del delitto: Adam era stato ucciso da un rivale e poi era salito, ancora vivo, sulla barca della coppia, sulla quale era stato colpito alla testa (ferita non letale) perché le sue allucinazioni lo facevano comportare da pazzo…. A caso chiuso, Delko rivela a Megan del suo errore, ma la donna lo perdona, a patto che la prossima volta le riveli prima cose come questa.