Episodio 167 di "Stargate SG-1"
s08e13 E' bello essere re

L'SG-1 viene informata dai Tok’ra che Baal, assorbendo le risorse di Anubis, sta distruggendo i signori del sistema a lui avversi. Lord Yu e Amaterasu stanno tentando un ultima disperata alleanza, mentre gli altri Goa’uld cercano su altri pianeti la tecnologia di Anubis. O’Neill manda l’SG-1 su di un pianeta precedentemente occupato dai Goa'uld, sul quale vive Harry Maubourne, il quale in nessun modo deve esser fatto prigioniero dai mortali nemici. Incredibilmente scoprono che proprio Harry Maybourne, proclamatosi come Arkhan primo, è diventato il re di quella popolazione primitiva, e che con tale nobile carica è felice di rivedere l’SG-1 e si dimostra sorpreso nell’apprendere che O’Neill è divenuto generale. Maybourne mostra i resti di un avamposto degli antichi, dove rinvengono una tavoletta in cui è profetizzato l’attacco dei Goa’uld, ma anche la loro sconfitta ad opera di gente venuta dallo spazio. Le scritte degli antichi non rivelano solo queste curiose profezie: nella zona viene rinvenuta una nave, che sembra contenere a bordo niente meno che un dispositivo temporale. Dal momento che la tecnologia degli Antichi può essere attivata soltanto da chi è geneticamente compatibile con essa, O’Neill giunge sul pianeta e viene accolto con tutti gli onori da Maybourne. Purtroppo le ricerche vengono interrotte dall'arrivo dei Jaffa di Aires, che precedono solo di poco l'intera flotta del mortale Goa'uld...