Episodio 117 di "CSI : Scena del Crimine"
s05e25 Sepolto vivo (2)

Grissom viene visitato dai paramedici, ma sembra stia bene... nel frattempo Warrick esamina l’auto per scoprire, grazie ad alcuni strumenti, il raggio di km percorsi di recente. Nel frattempo scopriamo che la ventola che dà aria a Nick è collegata alla luce: quando è accesa, l’agente non ha ossigeno, e, senza saperlo, gli agenti, continuano a tenerla accesa… Così Nick usa la pistola per sparare alla suddetta luce. In questo modo il tecnico comprende la situazione. Da un esame del dna Mia scopre che la figlia dell’uomo si trova in prigione per scontare 5 anni per concorso in omicidio. Ma la ragazza non è di alcun aiuto poiché apparentemente all’oscuro di tutto. Nel frattempo Warrick è disperato per la sorte dell’amico perché si sente responsabile… Intanto Nick, sotto terra, si accorge che la bara si sta rompendo e che la terra sta per invadere tutto lo spazio. Allora, sconfortato, decide di lasciare un messaggio sul nastro…Mentre Grissom lo osserva, leggendo il labiale, si commuove, ma in quella l’uomo ha delle convulsioni. Nella bara sono entrare delle formiche che lo stanno mangiando vivo! Dopo un primo momento di panico, riesce a trovare la calma e a restare immobile. Grazie ad un’immagine delle formiche, Grissom ristringe la zona, aiutato anche dal raggio della web cam, e Sara si ricorda che la figlia del rapitore lavorava con le piante... la zona viene così scoperta e tutti vi si recano in forze trovando il terreno smosso segno che il loro collega è lì!! Ma mentre stanno per liberarlo, vengono notate cariche esplosive sotto la bara, che sta per esplodere! Warrick si rifiuta di andarsene senza il collega e così a Grissom viene un’idea: usare la terra dell’escavatrice per sostituire il suo peso e non far innescare i sensori di pressione riuscendo così a salvarlo. Mentre l’ambulanza si allontana Grissom dice a Eckley di rivolere la sua squadra. Quando si è ripreso, Nick si reca a trovare la figlia del suo rapitore per parlarle, ricordandole di non portare l’odio con lei una volta che sarà uscita…