Episodio 99 di "CSI : Scena del Crimine"
s05e07 Formalità

Evento quasi eccezionale: Grissom è in un elegante smoking in un lussuoso hotel casinò, ma non credete: non si è improvvisamente dato alla vita mondana: si tratta semplicemente di un ricevimento a cui sia lui che Catherine sono stati obbligati – loro malgrado- a partecipare. Conrad Eckley è stato promosso capo della squadra CSI, e proprio al povero Grissom toccherà fare il discorso in onore del nuovo comandante. Proprio al momento di salire sul palco, però, Gil riceve una chiamata: c’è stato un omicidio nel casinò affianco, e così lascia la cerimonia e il compito di fare il discorso alla povera Catherine. Mentre si reca sulla scena del crimine, Grissom viene raggiunto da una donna che sul momento lui non riconosce: si tratta del braccio destro di Eckley, Sophia, chiamata anche lei per risolvere il caso... così Gil si trova a over esaminare la scena del crimine con lei, non vista certo con gran simpatia dalla squadra del turno di notte. Giunti nella stanza d’albergo dove è stato rinvenuto il cadavere, gli agenti vengono informati dell’accaduto: Nicole Jensen, una giovane 17enne, è stata uccisa durante una festa fra ex compagni di liceo organizzata da Janelle Macklin, figlia del proprietario dell’albergo. La ragazza è stata soffocata, e l’autopsia rivela che prima di morire, la vittima aveva ingerito grandi quantità di droghe, mentre dei segni di nastro adesivo sui suoi polsi fanno pensare a una violenza forzata. Intanto Catherine interroga tutti i compagni presenti al raduno, che affermano di aver trovato Nicole morta dopo essersi assentati un momento... ma questa versione non convince per nulla l’agente, che decide di parlare direttamente con Janelle, che però sembra sparita ne nulla. Allora Nick esamina i video di sorveglianza dell’albergo, e scopre il perché la giovane sia sparita: uno dei video mostra che due uomini mascherati e armati di pistola, portano via Janelle dalla camera. Ecco perché i ragazzi non dissero nulla: la morte di Nicole era stata una conseguenza dell’irruzione dei due criminali: la giovane, sotto l’effetto delle droghe, si era agitata e per calmarla, 2 suoi compagni, le avevano premuto il cuscino sulla faccia, soffocandola. La squadra avverte il padre di Janelle dell’accaduto, ma lui non sembra preoccupato: sua figlia vuole solo attirare l’attenzione, e perciò lui è convinto che si tratti di una messinscena creata da lei. Ma la storia si complica quando le maschere dei rapitori sono rinvenute nella lavanderia dell’albergo, e le cellule epiteliali su di esse rivelano che i due rapitori altri non erano che due amici di Janelle, che li aveva convinti a mettere in scena la storia del rapimento. Ma nessuno di loro ha idea di dove sia la ragazza.. Tale mistero viene risolto poco dopo: viene ritrovata infatti la sua auto vicino all’aeroporto col suo cadavere nel bagagliaio, legata e imbavagliata, soffocata proprio dal suo bavaglio. Gli agenti esaminano subito l’auto e il bavaglio, scoprendo trecce di saliva anche sul nastro che le legava i polsi: vedendo il nodo, Catherine intuisce che è stata Janelle stessa a legarsi e a chiudersi nel bagagliaio, forse perché sperava che il padre la salvasse, ma così non fu…