Episodio 94 di "CSI : Scena del Crimine"
s05e02 Pozzo nero

Las Vegas non è una città fatta per la pioggia, ma comunque sia, questa cade lo stesso, certe volte, e quando lo fa, la natura si scatena davvero. In una di queste notti da incubo, mentre i pompieri si recano in alcuni canali per controllare che non ci siano vagabondi che si sono fermati lì, trovano, in uno di essi, ormai sommerso dall’acqua, il cadavere di un giovane ragazzo, ucciso da un palo conficcato nel collo dopo essere stato sbattuto violentemente dall’acqua. Apparentemente sembrerebbe un incidente, ma Catherine e Warrick decidono comunque di perlustrare tutti gli interminabili condotti delle fogne di Las Vegas, e trovano alcuni indizi sulla vittima, quali una scarpa che mancava al cadavere, e, alla fine del condotto, una camera d’aria. Allora tutto risulta chiaro: il ragazzo aveva approfittato della pioggia per fare un po’ di “surf” in stile Las Vegas, ma la corrente lo aveva trascinato e ucciso. I due agenti stanno per tornare a casa, quando un agente della sicurezza li ferma: mentre alcuni addetti ripulivano un tubo di scarico, avevano fatto una scoperta un po’ strana: piccole ossa quasi certamente umane. Allora a Catherine e Warrick non resta che rimettersi al lavoro, e controllano a fondo tutto il canale, trovando altre piccole ossa. Il problema è che i condotti delle fogne sono lunghi centinaia di chilometri e ritrovare la fonte da cui tali ossa sono state gettate risulterebbe impossibile, ma, grazie a dei calcoli un po’ complessi, la squadra risale ad un tombino principale, nel quale trovano tutto il resto delle ossa umane… Il cadavere della vittima era stato evidentemente gettato in quel pozzo nero, l’acqua di scarico l’aveva consumato e decomposto fino a ridurlo a ossa. Allora entrano in gioco anche Grissom, Sara e Nick, mentre Robbins fa l’autopsia al primo cadavere trovato nelle fogne, autopsia alla quale assiste anche Greg per la prima volta. Intanto Brass accompagna gli agenti a interrogare le case nelle vicinanze del pozzo nero, e sente da un vicino che da una delle villette vicino spesso venivano fatti esplodere petardi. Così, con la scusa di detenzione di fuochi d’artificio illegali, gli agenti ispezionano la casa, trovandoci alcune tracce di sangue. L’agente esce così per estendere il mandato, mentre Sara e Warrick proseguono al piano si sopra, dove la donna, aprendo un armadio, si trova davanti delle bombe fatte in casa! Nonostante Warrick insista perché si allontani, Sara smonta prima la porta dell’armadio dove vi sono delle tracce di sangue, che gli artificieri avrebbero potuto distruggere. Così la casa viene setacciata alla ricerca di altri ordigni dalla squadra anti-bombe mentre alla scientifica spettano i rilevamenti: Catherine e Sara trovano infatti altre tracce di sangue in cima alle scale, Warrick dei vestiti semi carbonizzati e Grissom nota in garage una scatola di coltelli, che però non riesce a prendere perché l’artificiere gli impone di uscire dopo aver visto nel frigo una quantità esorbitante di liquidi esplosivi! La famiglia viene allora interrogata e messa alle strette, soprattutto quando si scopre che il DNA del sangue a casa loro combacia con quello di un ragazzo scomparso qualche tempo prima e compagno di classe del figlio del proprietario della casa-bomba. Il ragazzo prova a convincere gli agenti che si è trattato di un incidente e che il compagno si era ucciso da solo, ma le prove lo smentiscono, e viene arrestato. Non è difficile, per Grissom e squadra capire i motivi di tale gesto: il giovane era infatti cresciuto in una casa con un padre semi-instabile e una madre remissiva: l’omicidio era diventato solo una conseguenza...