Episodio 5 di "CSI : Miami"
s01e05 Omicidio in sacrestia
Episode title: Omicidio in sacrestia
Titolo originale: Ashes to Ashes
Prima trasmissione: 21/10/02 su CBS
Prima trasmissione in Italia: 31/10/03 su Italia1
Diretto da: Bryan Spicer
Scritto da: Mark Israel
Personaggi secondari: Bernard White (Father Carlos), Al White (Mr. Jones), Mark Sivertsen (Jeffrey Douglas), Marina Palmier (Rebecca Montero), Lisa Arning (Lisa Valdez), Ruth Zalduondo (Iris Medina), Johnny Michaels (Emilo Medina), Raja Fenske (Cameron Medina)
Riassunto dell'episodio:
Padre Carlos viene trovato morto dalla donna delle pulizie, chiaramente ucciso a colpi di fucile. Nessun segno di effrazione nella sacrestia, ma due tipi di impronta di scarpe diverse, di cui uno appartenente alla vittima, oltre a un bicchiere di scotch, da cui Padre Carlos ha bevuto, e un secondo bicchiere con segni di lucidalabbra, lasciati dal misterioso ospite e probabile assassino. Questo è lo scenario che si trovano davanti Megan e Calleigh, decise nonostante tutto a scoprire chi possa aver ucciso un prete e per quale motivo. Dai primi rilevamenti si deduce che l’impronta sconosciuta appartiene a un mancino, per il modo in cui la scarpa si è consumata, e le tracce sul bicchiere sono di un particolare burrocacao, usato solitamente da chi pratica skate-board o surf. Le indagini, quindi, si concentrano su uno skate-boarder e lo identificano con un chierichetto della parrocchia, il giovane Cameron Medina. Durante una prima perquisizione nella sua abitazione Calleigh trova un fucile che sembra, però, non corrispondere ai proiettili rinvenuti sulla scena del delitto. Megan è comunque convinta che i Medina siano in qualche modo coinvolti nel caso. La denuncia della scomparsa del padre di Cameron incuriosisce la squadra, soprattutto quando nel suo furgone viene trovata una rastrelliera di fucili, tra cui quello incriminato. Sul volante del veicolo c’è sangue di Padre Carlos, il che lascerebbe supporre sia stato il signor Medina ad assassinarlo, ma il ritrovamento di una chiave inglese con frammenti di materia cerebrale dello stesso Medina dà una mano a far luce nelle indagini. Medina, infatti, è stato ucciso dal figlio nel tentativo di aiutare la madre, costretta a subire le angherie del marito. I due hanno poi sepolto i vestiti insanguinati in giardino e nascosto il cadavere. Il ragazzino rivela a Padre Carlos cosa è successo, ma il sacerdote ha intenzione di andare alla polizia... la madre allora, in preda al panico, arriva nella sacrestia con un fucile per intimorirlo ma la situazione precipita e lo uccide, fuggendo col furgone del marito. Horatio segue con Eric il caso di una donna trovata carbonizzata nella sua auto, senza documenti o alcun elemento che possa aiutarne l’identificazione. Alexx trova nello stomaco della donna un anello di diamanti, come se la donna l’avesse ingoiato di proposito, oltre a scoprire che era incinta di due mesi. Nell’auto vengono ritrovati frammenti di vetro di una bottiglia di cognac, probabilmente utilizzata per accelerare il rogo e rendere irriconoscibile la donna. Tramite un’iscrizione sull’anello Horatio risale al negozio in cui è stato venduto e quindi all’acquirente. Si tratta di un uomo sposato, con il quale la donna uccisa nel rogo aveva una relazione. Ma l’uomo fa capire chiaramente, durante l’interrogatorio, che la relazione non era importante per lui quanto evidentemente lo era per la ragazza. Un ulteriore elemento, questo, che rende chiara a Horatio la dinamica dell’omicidio: la donna pretendeva una relazione più stabile, senza più doverla tenere segreta, ma l’uomo, assolutamente contrario, ha deciso di eliminare un possibile problema per il suo matrimonio, inscenando l’incidente. Horatio non può far altro che mettere in guardia l’uomo, non potendolo arrestare perché mancano elementi sufficienti per dimostrare che il delitto è opera sua, e gli mostra una foto creata al computer di quella che sarebbe stata sua figlia a due anni, se lui non l’avesse uccisa con la madre.